Come Diventare un Archivista

L’archivista è una figura professionale che si occupa dell’inventariazione, la divulgazione e la valorizzazione del patrimonio documentario, che viene affidato all’archivio, applicando i criteri scientifici generali e quegli specifici dell’area e del periodo storico di produzione della documentazione.

L’Archivista compie un’attività di ricerca scientifica e di studio, di consulenza e di elaborazione, in diversi campi: artistico, storico, diplomatico, giuridico, economico o delle scienze sociali.

Gli archivi si possono distinguere in: corrente, con protocolli presenti nella maggior parte delle organizzazioni; di deposito, contenente documenti con un’età compresa tra i 5 e i 40 anni; storici, con materiale documentario, ritenuto meritevole di conservazione.

Nell’ambito delle diverse tipologie, l’Archivista svolge:

– un’attività di conservazione, che consiste nell’ordinamento e nella schedatura dei documenti che si trovano nell’archivio e nella creazione di archivi di sicurezza; nella realizzazione di trascrizioni anche paleografiche e nel controllo dello stato di conservazione delle serie archivistiche e dei fondi di pergamene, selezionando quali sono le opere più pregiate e predisponendo la relativa fotoriproduzione di sicurezza, chiedendo anche un’eventuale restauro per le serie minacciate da distruzione per cause fisico-chimiche o biologiche;

– un’attività di ricerca, di assistenza scientifica e di valorizzazione: effettuerà la redazione di pubblicazioni, la conduzione di visite guidate, l’assistenza al pubblico e soprattutto agli studiosi, per decifrare le scritture e i simboli, o per studiare i sigilli e le gemme lavorate (“sfragistica”), o ancora verificare la morfologia dei documenti, l’evoluzione e le vicende subite dalle serie archivistiche. In questo ambito rientrano l’allestimento di mostre e anche la gestione della sala di consultazione.

Gli Archivisti di Stato hanno la responsabilità di controllare l’esportazione ed il commercio dei beni archivistici e di istituire la rivendicazione di quelli di pertinenza del demanio dello Stato.

Oltre alle conoscenze che riguardano le discipline specifiche di questa professione, come archivistica, paleografia e diplomatica, sono necessarie anche delle competenze per l’organizzazione e la conservazione del patrimonio documentario, secondo le nuove tecniche archivistiche, utilizzando dei supporti informatici, magnetici e di lettura ottica. E’ fondamentale possedere la capacità di curare sia l’amministrazione tecnico-gestionale dell’archivio che l’assistenza agli utenti, per impiegare in modo ottimale le risorse e le strutture.

Esistono molte opportunità di specializzazione per chi desidera svolgere questa attività, fra cui la scuola per archivisti dell’Università di Bologna, la scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell’Università di Roma (accesso dopo un primo biennio c/o giurisprudenza, lettere e filosofia, scienze politiche, materie letterarie, pedagogia, lingue e letterature straniere moderne, storia e tutela dei beni culturali oppure sociologia), la scuola di specializzazione in diplomatica e archivistica dell’Università di Bari e la scuola vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, riservata a laureati in possesso di un’ottima conoscenza del latino. Inoltre presso 17 Archivi di Stato vi sono altrettante scuole di archivistica, paleografia e diplomatica, con corsi biennali per diplomati, obbligatori per i funzionari della carriera direttiva dello stato. Infine l’ANAI, l’Associazione nazionale degli Archivisti italiani, offre convegni e seminari di perfezionamento per coloro che operano nel settore.

Il percorso di carriera nell’amministrazione statale inizia, in seguito al superamento di un concorso pubblico, con la VII qualifica di Archivista di Stato, per procedere poi con l’inquadramento nella qualifica di Archivista di Stato ricercatore storico-scientifico, per la quale è richiesto il Diploma Universitario in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, la conoscenza approfondita, oltre al latino, di una lingua antica a scelta tra: greco, arabo, francese, tedesco, catalano, spagnolo, serbo-croato e l’ottima padronanza di una lingua straniera “moderna”. L’Archivista lavora in prevalenza alle dipendenze di archivi storici pubblici o, più raramente, privati o di natura ecclesiastica. Il suo grado d’autonomia è piuttosto ampio, in particolare negli ambiti di attività che non sono standardizzati. Nello svolgimento del proprio lavoro l’Archivista avrà rapporti funzionali con figure tecniche come Restauratori, Fotografi, Informatici, figure amministrative per la gestione finanziaria e del personale, e figure di supporto per la sorveglianza e la custodia delle sale.

Le recenti normative che riguardano gli enti pubblici impongono di rendere accessibili, in qualunque momento, i documenti prodotti. Questo obbliga alla creazione di archivi storici e di deposito, che richiedono l’impiego di personale specializzato. Le prospettive occupazionali per il futuro sembrano piuttosto promettenti.