Come Aprire un Campeggio

Aprire un campeggio. Un’attività stagionale che, se ben gestita, può risultare molto redditizia. Molte persone infatti, soprattutto negli ultimi anni, hanno spostato la metà delle loro vacanze nel campeggio. Meno comodo di un albero o di un villaggio vacanza ha, però, anche molti aspetti positivi. Il relax, il contatto con la natura, la libertà di far giocare i bambini e di portare animali. L’attività di campeggio impegna per circa metà dell’anno ma può dare davvero molte soddisfazione. Se sei interessato a questa attività imprenditoriale, leggi come fare per avviarla.

Permessi e burocrazia. Dal punto di vista burocratico, aprire un campeggio è più semplice che aprire molti altri tipi di impresa turistica. Anche questo ha, però, un iter burocratico da seguire. E’ a vostro vantaggio il fatto che non sia richiesto nessun titolo di studio o nessuna licenza particolare, almeno per quanto riguarda la vostra persona. Saranno avvantaggiati, tuttavia, coloro che hanno alle spalle un percorso economico oppure linguistico. Per quanto riguarda il resto, dopo aver ottenuto il terreno che ritenete idoneo, dovete fare i seguenti passi. Chiede la licenza, con regolare autorizzazione al vostro comune, tenendo presente che tali permessi devono trovare l’approvazione anche a livello provinciale e regionale. In secondo luogo, siete degli imprenditori e svolgete un’attività economica indipendende, quindi dovete registrarvi presso la Camera di Commercio, e diventare titolari di partita iva.

La struttura e il terreno. Aprire un campeggio non significa allestire delle tende su una distesa d’erba, ma molto di più. Si hanno dei parametri da seguire. Il terreno deve essere ampio, la grandezza dipende a voi, può essere di vostra proprietà oppure acquistato. L’essenziale è che abbiate ottenuto la regolare licenza di allestirvi l’attività. Come già detto un campeggio non è un “campo” ma una struttura. Deve quindi fornire ai clienti: assistenza medica di primo soccorso, linea telefonica, uno spaccio, bagni. Tenete presente che ogni tenda ha diritto ad un determinato spazio minimo, detto “piazzola” e che deve essere presente almeno un bagno ogni venti persone.

Il personale. Si potrebbe pensare di gestire un campeggio solo in una, due persone. In realtà una struttura di medie dimensioni ha bisogno di personale.
In particolare qualcuno che si occupi dell’accoglienza, di eventuali escursioni organizzate, della gestione dello spaccio, di mantere pulito il terreno e di vigilare sulla struttura, soprattutto di notte. Ecco fatto: queste sono le linee guida da cui partire per aprire un’attività di campeggio..

Come Comprare Immobili in Brasile

L’acquisto di un immobile nell’affascinante territorio brasiliano, viene considerato un investimento sicuro da molti analisti e da diverse società di investimenti, anche conosciuti internazionalmente; però, le normali pratiche che vanno dal documento preliminare sino alla registrazione dell’atto di proprietà, prevedono vari dettagli burocratici, con possibili problematiche, che in alcuni casi possono trasformarsi in seri problemi durante la transazione immobiliare. Vediamo dunque come poter acquistare un immobile in Brasile in maniera sicura e cercando di non imbattersi in intoppi.

Anche se comprare un immobile in Brasile rappresenta per gli italiani un’impresa poco complicata, occorre tenere conto del fatto che il mercato brasiliano, le valutazioni con i relativi parametri ed i vari sistemi di acquisto, sono diversi dai nostri: è necessario conoscerli con chiarezza ed accettarli, per fare del proprio investimento un’operazione sicura e vantaggiosa. Se non si possiede una esauriente conoscenza della realtà di questo Paese, non è consigliabile mettersi alla ricerca di una casa brasiliana ideale tramite Internet o annunci cartacei presi da riviste e giornali.2È principalmente necessario pianificare ed organizzare in Italia il proprio investimento, acquisendo ogni necessaria informazione, poiché se non si conosce adeguatamente il luogo, è assurdo pensare di poter valutare in maniera adeguata un immobile basandosi su piantine, descrizioni o fotografie. Meglio dunque contattare con un certo anticipo un’Agenzia Immobiliare del luogo, consultandone alcune tramite web, ma ricordate che in Brasile non ne esiste quasi mai una con l’esclusiva di un’ immobile. I proprietari brasiliani vogliono semplicemente vendere e non sono interessati a contattare delle uniche agenzie, quindi esse lavorano solitamente collaborando tra loro.

Cercate di evitare le improvvisazioni contattando frettolosamente le Agenzie Immobiliari, magari telefonando prima di partire o quando vi trovate già in Brasile: rischiereste di rimanere delusi spendendo tutto il vostro tempo in lunghissime attese, o addirittura non riuscendo a concludere nulla Ricordate poi che in pratica, vista la stretta collaborazione esistente tra i diversi Gruppi, i vari agenti immobiliari possono facilmente presentarvi le medesime le case disponibili sul mercato, e fate attenzione ai siti di vendite presenti online: alcuni sono gestiti da organizzazioni non appartenenti all’ordine professionale e non hanno alcuna capacità di potervi legalmente garantire la necessaria assistenza e sicurezza.

È quindi è importante riuscire ad affidarsi a organizzazioni serie, competenti e di comprovata fiducia, per non rischiare sgradite, per cui è consigliabile rivolgersi a tecnici e intermediari di immobili accreditati iscritti agli ordini Statali. Infine, tenete presente che quando si diventa proprietari di un immobile in questo Stato, occorre effettuare il pagamento di una tassa annuale, l’I. P. T. U.: si può scegliere di versare il dovuto in un’unica soluzione oppure si possono fare dei versamenti mensili. Si può anche provvedere a pagare la cifra tramite Internet, ma l’unica condizione è quella di essere titolari un conto corrente presso una banca brasiliana.

Come Accettare le Critiche sul Posto di Lavoro

Una critica è sempre qualcosa di estremamente fastidioso e difficile da mandare giù. Questo è tanto più vero se accade sul posto di lavoro. Invidia, gelosia, risentimento possono prendere il sopravvento e rovinare non solo il clima, ma anche lo stesso impiego. Vediamo allora come potete accettare le critiche al lavoro facendo in modo che diventino degli spunti di miglioramento. Foto: www.it.123rf.com

Ci sono 3 fonti diverse dalle quali possono pervenirvi le critiche. Si tratta dei colleghi, dei clienti e del datore. Inoltre le critiche stesse possono essere o meno motivate. Vediamo separatamente tutte queste situazioni. Se a farvi una critica è un collega che fa il vostro stesso lavoro, cercate di capire prima di tutto se possa avere un risentimento nei vostri confronti. Magari crede che gli abbiate tolto parte delle sue responsabilità, e questo può essere vero nel caso in cui voi siate più bravi. Tuttavia il risentimento può essere molto insidioso. Se l’appunto che vi è stato fatto è verosimile (ad esempio se avete sbagliato qualcosa), provate a ringraziare sinceramente il vostro collega per avervelo fatto e prendete spunto per correggere e fare meglio la volta successiva. Se la critica invece è palesemente campata in aria, tentate di comprendere quale possa essere il vero motivo per appianare le cose. Il vostro collega potrebbe lamentarsi di voi o mettervi in cattiva luce, e purtroppo questa è una situazione che avviene non di rado.

Se a criticarvi è stato un cliente, la cosa si fa più delicata. Questa eventualità può verificarsi sia che lavoriate in un ufficio sia che lavoriate in un negozio. Anche in questo caso la motivazione può essere duplice, e cioè reale oppure dovuta ad un’antipatia nei vostri confronti. Purtroppo per voi poco cambia agli occhi del titolare, Un cliente che non approvi un impiegato è un cliente perso. Comunque anche in questo caso se la ragione sta dalla vostra parte dovete farla valere. Diverso è se la critica è sincera. Immaginate ad esempio di essere stati criticati perchè vi si accusa di essere scortesi al telefono. Cogliete lo spunto per fare un obiettivo esame di coscienza e prestate attenzione alla prossima volta che vi troverete al telefono con un cliente. Non è piacevole arrivare a criticare qualcuno, per cui partite dal presupposto che la critica sia sincera e possa aiutarvi a migliorare. Del resto è sempre meglio essere contestati quando si è in tempo per fare qualcosa, no?

Il caso più spinoso si verifica quando è il vostro datore di lavoro a muovervi una contestazione Partite dal presupposto di non contraddirlo (ovviamente nei limiti di quanto egli Possa dire senza diventare offensivo) e considerate obiettivamente il suo punto di vista
Ricordate che è lui a pagarvi lo stipendio e chiede in genere solamente che il lavoro sia svolto nel modo che preferisce Tuttavia è importante anche ribattere per mostrargli che sapete tenere testa ad una conversazione I datori di lavoro non amano gli impiegati sottomessi, perchè questo atteggiamento potrebbe (secondo loro) riflettersi nel modo in cui svolgete le vostre mansioni Prestate molta attenzione a quello che può dirvi il titolare, perchè è proprio da lui che vengono i consigli migliori su come dovete lavorare A quel punto, se avete seguito scrupolosamente le sue indicazioni, sarete protetti anche dalle critiche che possono venirvi da colleghi e clienti, proprio perchè voi seguite la linea del capo.

Come Aprire un Conto Corrente in Finlandia

La Finlandia oggi come oggi, in tempi di grande recessione e crisi, al contrario di alcuni Paesi, ha sviluppato una stabilità economica a livelli davvero molto alti, è per questo e forse per altri motivi, che questo Paese attira un grande numero sia di investitori, che di persone le quali, si trasferiscono per cercare lavoro o avviarne uno tutto personale. In questa guida, cercheremo di dare alcuni consigli su come aprire un conto corrente in Finlandia.

Alcune ricerche statistiche hanno portato alla luce diverse modalità di gestire i propri risparmi, i quali si differenziano da Paese a Paese. In Italia ad esempio, ben un terzo della popolazione non è possessore di un Conto Corrente, mentre invece in altri Paese dell’Unione Europea, come ad esempio la Finlandia, questa percentuale scende drasticamente allo 0%. Tutti i cittadini, al compimento dei 16 anni, possiedono un conto corrente e hanno quindi rapporti molto stretti con le banche.

La procedura di apertura di un conto corrente, come del resto in tutta l’Europa, oggi per un cittadino italiano che decida di trasferirsi in Finlandia, non presenta un grosso problema. Il sistema bancario di questo Paese è molto avanzato, quindi in grado di offrire snellezza e velocità nell’espletare tutte le pratiche burocratiche, che, a onorE del vero, sono veramente poche. Le principali banche operanti su questo territorio sono tre: Nordea Bank Group, Sampo e il Gruppo Banca OKO, esistono inoltre diverse società che si occupano d’investimento finanziario, gruppi assicurativi ed altre banche commerciali. Prima di aprire un conto corrente, nella banca con la quale abbiamo scelto di cooperare, dovremmo informarci quali sono i documenti necessari per avviare le pratiche, attenzione non tutte le banche richiedono la stessa documentazione.

In genere quelli più richiesti sono: passaporto, una foto autenticata, il numero d’identificazione finlandese, la conferma scritta dell’indirizzo nel quale al momento si risiede, KELA ovvero una carta la quale ci darà il diritto di ricevere assistenza sociale e che dovrà essere richiesta nel momento in cui si arriva sul territorio Finlandese, naturalmente il permesso di soggiorno Alcune banche posso richiedere la lettara di presentazione della vostra banca

Il processo di apertura del conto in genere è molto velOce, se tutti i documenti richiesti sono in ordine, si potrà ricevere la carta bancomat anche il giorno successivo Cosa molto importante, è proprio nel momento dell’apertura del vostro nuovo conto che dovrete fare richiesta di tutti i servizi dei quali desidererete avvalervi, per fare un esempio: accesso servizi on line, carta bancomat per pagamenti di beni e servizi, l’invio della documentazione in una lingua ben specifica che potrebbe essere inglese, svedese o finlandese Le spese bancarie per la tenuta del conto in genere in Finlandia sono molto più accessibili che in Italia, la cosa importante prima di scegliere a quale banca affidare il vostro denaro, dovrà essere quella di considerare tutti le offerte, i prezzi, quali e quanti sono i servizi gratuiti che ogni istituto è in grado di offrire, valutando il tutto in rapporto alle vostre reali esigenze.

Cash Flow Operativo – Significato

Il cash flow operativo rappresenta quel flusso di cassa generato da incassi e pagamenti derivanti appunto dalla parte operativa dell’attività. Cioè dalla parte dei ricavi e dei costi che non include gestione finanziaria, straordinaria e investimenti.

Per prima cosa vediamo come è composto il Cash Flow. Partendo dalle voci del Conto Economico riporta quei costi che hanno generato entrate e uscite finanziarie nel corso dell’esercizio sotto forma di incassi e pagamenti (tenendo conto delle condizioni in cui opera l’azienda, dilazioni, anticipi, buoni ecc).

Il Cash Flow operativo non tiene conto di tutti gli incassi e pagamenti, sono esclusi quei flussi derivanti dalla gestione finanziaria e straordinaria, nonchè dagli investimenti. Altre voci del conto economico poi non generano flussi finanziari (ad esempio accantonamento a fondo TFR) e quindi non devono essere inserite.

Seleziona quindi le poste che ti interessano. Sottrai agli incassi complessivi i pagamenti complessivi e otterrai il Cash Flow operativo. Puoi notare da te che, se non si tiene conto di dilazioni e delle voci non riportate (come appunto l’accantonamento al fondo TFR) questo cash flow sarà uguale al MOL, margine operativo lordo.