Scegliere di estinguere il rapporto con Buddybank non ha costi di recesso e non comporta penali: la banca, infatti, prevede la gratuità dell’operazione in qualsiasi momento della vita del contratto. Una volta avviata la procedura, l’app viene disabilitata nel giro di dieci giorni di calendario e non è più possibile accedere ai movimenti o utilizzare la carta di debito collegata. Il saldo residuo deve essere trasferito su un altro IBAN intestato allo stesso titolare e, al termine, la carta va fisicamente tagliata in due per impedirne l’uso improprio. Se dopo la chiusura dovessi cambiare idea, potrai riaprire un nuovo conto, ma non avrai diritto alle promozioni “nuovo cliente” eventualmente in corso.
Quali canali sono effettivamente disponibili
Oggi Buddybank gestisce le richieste di estinzione quasi esclusivamente tramite la chat integrata nell’app: il pulsante “b”, sempre visibile in fondo allo schermo, collega alla Filiale remota attiva 24 ore su 24 e sette giorni su sette, che smista la chat fra operatore virtuale e consulente umano fino alla firma digitale del modulo di chiusura. L’alternativa è delegare la chiusura alla nuova banca attraverso la procedura di portabilità (transferability): il nuovo istituto, indicato l’IBAN Buddybank, prende in carico il dossier e trasferisce saldo, domiciliazioni e bonifici ricorrenti.
Molte guide sul web e alcuni servizi di poste private offrono moduli da spedire via PEC o raccomandata; formalmente la PEC conserva pieno valore legale, ma Buddybank stessa, in chat, avverte che non accetta più richieste inviate a caselle certificate e che, se proprio si vuole procedere per posta, occorre inviare una raccomandata tradizionale all’indirizzo operativo indicato di volta in volta dall’operatore. È quindi consigliabile attenersi ai canali ufficiali per evitare rallentamenti o richieste di integrazione documentale.
Come prepararsi prima di iniziare la chat
Prima di aprire la conversazione, verifica il saldo disponibile, annota l’IBAN del conto su cui desideri ricevere l’accredito finale e controlla se sul rapporto insistono prodotti collegati (prestiti personali, carte di credito Flexia, deposito titoli o Steppy by Moneyfarm). Nel caso sia presente anche soltanto uno di questi servizi, la pratica passerà a un consulente “in carne e ossa” che valuterà come estinguerli o trasferirli singolarmente; aver chiari importi e numeri di contratto riduce i tempi di dialogo.
Passo per passo dentro l’applicazione Buddybank
Accedi all’app con PIN o biometria e tocca il pulsante “b”. Seleziona Chatta con noi e digita “chiusura conto”. Il bot ti risponderà proponendo alternative o domande commerciali; ripeti il messaggio finché non vieni messo in coda con un operatore Buddybank umano.
L’operatore:
- conferma che l’estinzione è gratuita e ti chiede il motivo del recesso;
- inoltra la richiesta al sistema automatico di chiusura;
- trasferisce di nuovo la conversazione al bot, che guida la compilazione del modulo.
Il bot ricapitola alcuni punti chiave (gratuità, invalidazione della carta, tempi di completamento), poi domanda se desideri disattivare anche i servizi accessori; rispondi “Sì, tutti”. Viene quindi aperto un questionario a risposta rapida su prestiti, carta di credito, deposito titoli e Steppy: in assenza di prodotti la procedura procede spedita, altrimenti l’operatore umano riappare per istruzioni aggiuntive.
Arrivati alla sezione saldo, inserisci l’IBAN alternativo digitandolo in chat; infine confermi di aver preso atto dell’obbligo di distruggere la carta selezionando “Va bene”. A questo punto il sistema genera un pdf di estinzione che firmi con l’impronta digitale o con il PIN; la firma digitale interna vale come sottoscrizione definitiva del modulo.
Tempistiche e conferma ufficiale
Buddybank invia subito una mail riepilogativa e, entro dieci giorni, comunica l’avvenuta chiusura. Nel frattempo l’app può già risultare inaccessibile. Se dopo il decimo giorno non ricevi notizie, riapri la chat citando il numero di ticket assegnato oppure chiedi che il caso venga girato al back-office. Ricorda di verificare che l’importo trasferito coincida con il saldo disponibile alla data di firma, tenendo conto di addebiti pendenti (es. abbonamenti, carte virtuali).
La via della portabilità tramite la nuova banca
Se hai deciso di spostare tutte le operazioni su un nuovo istituto, compila il modulo di trasferibilità del conto fornito dalla nuova banca, riportando l’IBAN Buddybank (lo trovi in Home → Vedi dettagli conto → Gestione conto). Sarà la nuova banca a informare UniCredit della volontà di estinguere il rapporto e a programmare l’accredito del saldo e la migrazione delle utenze. Il vantaggio è che non dovrai curarti delle domiciliazioni; lo svantaggio è che la portabilità può richiedere fino a venti giorni lavorativi complessivi.
Dopo la chiusura: cosa fare e cosa evitare
Appena ricevi la comunicazione di chiusura, taglia la carta in due punti, distruggi la SIM NFC se possiedi la versione “white label” con chip per pagamenti in prossimità e archivia il pdf di chiusura: potrà servirti per eventuali detrazioni fiscali sulle spese bancarie dell’anno precedente. Avvisa i datori di lavoro e i fornitori che eseguivano bonifici in entrata: eventuali accrediti indirizzati su un IBAN dismesso vengono automaticamente rifiutati.
Riapertura del rapporto e promozioni future
Nulla vieta di tornare cliente Buddybank in qualunque momento compilando di nuovo la procedura di onboarding. L’anagrafica precedente, però, resta registrata nei sistemi UniCredit, quindi l’utente non rientra nella categoria “nuovo cliente” e non può godere dei bonus di benvenuto periodicamente offerti ai primi intestatari.
Un’annotazione sulle richieste via PEC o raccomandata
Diversi portali commerciali propongono moduli precompilati da spedire via PEC o raccomandata a UniCredit S.p.A. Si tratta di servizi legalmente validi, ma non riconosciuti come canale “preferenziale”: la stessa Buddybank, in chat, avverte che la PEC non è monitorata e che, se si vuole procedere per posta, l’unico indirizzo corretto verrà comunicato dall’operatore al momento. Utilizzarli significa affidarsi a un intermediario a pagamento e rischiare che la pratica si allunghi perché la filiale remota deve comunque registrare a mano la tua richiesta. Se decidi di scegliere la strada tradizionale, invia una raccomandata A/R firmata in originale e allega copia di un documento d’identità, dell’IBAN beneficiario e della carta tagliata: così sarà più difficile che la banca ti richieda integrazioni.