Come Aprire un’Attività di Riparazione di Elettrodomestici

Di questi tempi, con le note difficoltà che si incontrano nell’inserimento nel mondo del lavoro, tanto vale provare a ‘gettarsi nella mischia’ con una iniziativa personale, cioè aprendo una attività in proprio.
Se alle superiori abbiamo fatto studi tecnici e se abbiamo sempre avuto la passione della meccanica e dell’elettronica, ecco che un’ottima opportunità potrebbe essere quella di aprire una attività di riparazione di elettrodomestici.
Questo è un settore che funziona sempre bene e, soprattutto, si tratta di un mestiere che non è particolarmente diffuso, nel cui campo c’è insomma un discreto margine di possibilità di inserirsi. Vediamo quindi qualche spunto utile sull’argomento in questione.

Per avviare un’attività di questo tipo non c’è bisogno nè di grandi spazi, nè di strumentazioni particolarmente sofisticate; per quanto riguarda il primo argomento, sarà più che sufficiente uno studio/laboratorio di dimensioni anche domestiche ed un angolo destinato al ricevimento dei clienti.
A seconda della quantità di lavoro che riusciremo a incamerare, però, potremmo anche avere bisogno di spazio fisico per immagazzinare apparecchi destinati alla riparazione, la cui mole può in certi casi (i vecchi televisori, per es.) diventare davvero imponente.

Dal punto di vista della strumentazione, invece, tutto ciò di cui necessitiamo è un bel set di attrezzi meccanici ed elettrici con i quali effettuare i nostri lavori: in qualunque negozio di fai-da-te possiamo eventualmente acquistare tutto ciò di cui non disponiamo già in casa per il nostro uso personale.
Utile sarà, inoltre, conoscere qualche sito web (ce ne sono tanti, basta navigare un po’) nel quale si possano scaricare i vari manuali di istruzioni degli elettrodomestici più o meno comuni: molte volte, un aiuto ‘cartaceo’ è il più prezioso che si possa immaginare; ci permette di approcciarci meglio all’oggetto che abbiamo davanti e di comprendere nella maniera più efficace dove andare a mettere le mani.

Infine si ricordi che per aprire qualsiasi attività – quindi anche nel nostro caso – è sempre necessario disporre di una partita Iva e dell’iscrizione al registro delle imprese; per queste cose e anche per quanto riguarda tutto il lato contabile/fiscale della questione, occorre rivolgersi alla locale Camera di Commercio.
Invece, per permessi e licenze relativi al commercio, gli uffici che dovremo visitare sono quelli del Comune.