Ogni immobile relativamente al suo valore commerciale, mediante iscrizione d’ipoteca, è idoneo a prestarsi come garanzia di un finanziamento. Tuttavia per i mutui acquisto casa, le banche accettano come garanzia ipotecaria solo immobili che hanno determinati requisiti, che elencheremo nei punti seguenti.
Categoria catastale
Le banche prediligono gli immobili a destinazione abitativa (conosciuti catastalmente come categoria “A”), perché è noto a tutti che questi tipi di immobili, rispetto a quelli agricoli o industriali, hanno un mercato molto più appetibile, soprattutto in ambito di eventuali esecuzioni immobiliari. Dobbiamo tenere in considerazione però che le pertinenze delle abitazioni, garage, posti auto, terreni o magazzini, non rappresentano un problema per le banche qualora questi abbiano un valore complessivo modesto rispetto al bene principale. Altra ipotesi da considerare e molto importante, quando il bene da ipotecare è un rudere o un immobile malridotto, le banche difficilmente accettano tali beni come garanzia, la condizione necessaria è che su questi beni malmessi, vi sia un piano di ristrutturazione corredato da autorizzazioni comunali, in tal caso le banche concederanno un mutuo per ristrutturazione ed in avanzamento lavori.
Commerciabilità del bene
come già abbiamo analizzato nel capitolo riguardo alle perizie immobiliari, la commerciabilità del bene prestato a garanzia del mutuo è un elemento fondamentale da considerare in tema di garanzia ipotecaria. In termini più schietti va detto che, più un bene si piazza bene sul mercato più questo è idoneo ad essere accettato come garanzia. I fattori che determinano la commerciabilità di un bene sono sostanzialmente due: l’ ubicazione e le caratteristiche. Per la prima, un immobile sperduto chi sa dove, magari in vendita da anni ma senza successo, non rappresenta un buon biglietto da visita in tema di garanzia ipotecaria, per il secondo un immobile difficilmente da gestire o amministrare, come ad esempio un castello (anche se a destinazione abitativa), non è considerato un’ottima garanzia per via della scarsa commerciabilità, come può averla un semplice appartamento.
Regolarità urbanistica
Abbiamo detto che un immobile idoneo a garantire un mutuo casa, deve essere a scopo abitativo, commerciale ma anche regolare dal punto di vista urbanistico ed amministrativo. Un Immobile abusivo non può essere considerato ai fini di un’ipoteca, in quanto destinato ad essere abbattuto. Anche per abusi parziali la banca è intransigente, in quanto la legge prevede che per tutti le compravendite immobiliari che riguardano immobili parzialmente abusi, i rogiti possono essere annullati. Siccome l’ipoteca è rilasciata dal nuovo possessore, in caso di nullità dell’atto di compravendita, anche l’iscrizione dell’ipoteca si annullerebbe.
La provenienza dell’immobile
Il notaio, per conto della banca, effettuerà delle indagini in cui se risulta che negli ultimi vent’anni l’immobile da ipotecare sia stato ceduto mediante donazione o testamento e i donanti o gli scomparsi non sono venuti a mancare come minimo da dieci anni, la banca difficilmente accetterà questi immobili come garanzia, per evitare che eventuali altri eredi legittimi possano intraprendere azioni legali se lesi nei loro diritti. La banca inoltre difficilmente accetta come garanzia l’ipoteca dei beni di proprietari che si trovano in uno stato finanziario non invidiabile, prossimi al fallimento ed in pieno dissesto economico, questo per evitare che in caso di vendita forzata dei beni, esistano altri creditori che vanterebbero le stesse pretese economiche della banca, tanto da vanificarne l’effetto dell’ipoteca registrata.