Quali Sono i Vari Tipi di Ammortamento di un Mutuo

Spiegheremo in questa sezione cosa vuol dire piano di rimborso o ammortamento. Nello specifico abbiamo un finanziatore che presta ad un soggetto, una somma che il soggetto si impegna a restituire in tot anni, secondo tempi di rimborso stabiliti. Il soggetto o cliente s’impegna inoltre di pagare per tutta la durata del prestito con modalità, anch’esse stabilite, l’interesse sulla somma da lui ancora dovuta, calcolato in base al tasso di remunerazione.
Il rimborso del capitale potrà avvenire, ad esempio, in un’unica soluzione alla scadenza dell’anno stabilito; oppure , mediante il pagamento di tot rate a scadenza costante e ha scadenze incostanti, secondo quanto stabilito nel contratto. In ogni caso, la quota interessi relativa ad un determinato periodo è calcolata riferendosi all’ammontare del debito quale risulta durante tale periodo: si tiene cioè naturalmente, conto del rimborso parziale eventualmente avvenuto. Esistono tecnicamente diversi tipi di ammortamenti che spiegheremo sempre in questa sezione.
In parole più semplici: nella fase della stipula del contratto di mutuo, tra la banca e il mutuatario viene sottoscritto dalle parti anche il piano di ammortamento. Il piano di ammortamento non è altro che un documento dove viene riepilogato la “storia” del mutuo, dalla sua durata, all’importo delle rate da pagare con le dovute scadenze e la composizione della rata tra quota capitale e quota interessi, il numero delle rate residue.
A seconda della tipologia di mutuo contratto ovviamente cambiano le condizioni del piano di ammortamento. Quando ci troviamo di fronte ad un mutuo a tasso fisso, il piano di ammortamento ha validità permanente in quanto le rate rimangono invariate per tutto l’arco temporale della restituzione del debito, visto che il tasso rimane invariato anche le rate da rimborsare rimangono identiche. discorso a parte viene fatto quando ci troviamo di fronte ad un mutuo a tasso variabile, in questa occasione il piano di ammortamento ha “vita” prefissata, una volta scaduto il periodo per cui il piano è stato calcolato in base ad un certo tasso legato a sua volta ad un certo indice, ne viene prefissato uno nuovo in base alle nuove condizioni economiche del mercato finanziario, di solito ha durata di 12 mesi.
Come già accennato sopra, la rata o le rate che costituiscono il piano di ammortamento è composta da una quota capitale che rappresenta l’effettivo rimborso del denaro avuto in prestito e la quota interessi che rappresenta il costo del denaro più la commissione dovuta alla banca denominata spread ( il guadagno reale della banca).
Ogni istituto o ente finanziatore, adotta la propria strategia economica e a seconda di questa abbiamo sul mercato proposte di mutuo con differenti tipologie di piano di ammortamento. In Italia il più diffuso è chiamato piano di ammortamento francese, ma troviamo anche il piano di ammortamento italiano, il piano di ammortamento americano (con quote di accumulazione), tedesco (con interessi pagati in anticipo); ecc..

Ammortamento Italiano
Il piano di ammortamento che spieghiamo in questa sezione prende il nome di ammortamento italiano, ciò non vuol dire che sia il piano di rimborso più usato in Italia, infatti il più utilizzato nel nostro paese è il piano di rimborso francese.
In questa forma di ammortamento, le quote capitali sono tutte uguali tra di loro, questo permette un facile calcolo del piano stesso.

Ammortamento Americano
Nel piano di rimborso o ammortamento americano si hanno le quote progressivamente pagate dal debitore in conto capitale non vengono poste a disposizione del creditore, ma sono invece versate in un fondo apposito (acceso presso una terza persona, o anche presso una delle due parti principali dell’operazione), ed ivi lasciate capitalizzare ad un tasso annuo, in modo che il montante prodotto al termine della durata del prestito dia esattamente la misura del capitale da restituire.
In questo caso, naturalmente, il debitore dovrà pagare gli interessi nella misura intera per tutti gli anni: non si dà infatti luogo ad alcun pagamento anticipato al creditore a titolo del rimborso del credito; il quale rimane, fino all’ultimo, di ammontare pari a quello iniziale. il tasso che il debitore paga ogni anno a titolo di rimborso è ovviamente ben distinto dal tasso di remunerazione del debito.

Ammortamento Tedesco
A differenza per esempio dell’ammortamento francese che gli interessi sul debito vengono corrisposti mediante pagamenti periodici posticipati, nella forma dell’ammortamento tedesco gli interessi vengono invece corrisposti all’inizio di ciascun periodo.
Non si tratta di una procedura di ammortamento alternativa rispetto alle altre, quanto piuttosto di una variante; la possibilità che gli interessi vengano corrisposti anticipatamente può infatti considerarsi sia nel caso del rimborso a scadenza, sia in quello delle annualità costanti, sia in quello delle quote capitale costanti, sia, infine, nel caso del rimborso progressivo generico.

Ammortamento Francese
Ammortamento francese è una forma particolare di rimborso progressivo di un prestito, quella nella quale le annualità corrisposte dal debitore (con cadenza, supponiamo annua) hanno tutte lo stesso ammontare di rata. In queste condizioni il debitore si trova infatti vincolato, in sostanza, al pagamento di una rendita immediata annua posticipata costante, di durata uguale a quella del prestito.
La struttura del piano di rimborso nell’esempio riportato nel seguente link “Determinare la quota interessi in un mutuo”, può essere adattata ai differenti piani di ammortamento stabiliti dalla banca al momento dell’erogazione del prestito o mutuo. Con riferimento agli schemi contrattuali tipici, comunemente adottati nella prassi operativa, è opportuno mettere in luce la tipologia caratteristica riferita all’ammortamento francese (o progressivo).
L’ammortamento francese rappresenta la forma di piano di rimborso utilizzata con maggiore frequenza dalle banche nella concessione di prestiti o mutui a medio lungo termine. L’elemento distintivo dell’ammortamento francese è costituito dal versamento da parte del debitore di rate posticipate periodiche, costanti per tutta la durata del finanziamento. Al riguardo, si può osservare che le quote capitali devono necessariamente risultare crescenti in quanto la progressiva riduzione del debito residuo determina una quota interessi via via di importo decrescente,