Come Iniziare con gli Investimenti in Borsa

Vuoi iniziare a investire in borsa? Sei già un investitore ma non hai ancora trovato il tuo metodo? Sei nel posto giusto!

In questo primo post vogliamo presentarti il nostro metodo per investire in borsa. Tale approccio sarà approfondito nei successivi articoli. Seguendoci e confrontandoti con noi non è detto che tuoi investimenti ti diano un profitto, ma sicuramente ti aiuteranno ad avere le idee più chiare e a riuscire nella creazione di una tua identità all’interno dei mercati finanziari.

Investire in borsa non è semplice. Fin da piccoli, superata il periodo del “voglio diventare un calciatore famoso“, in molti scatta la fase del “voglio diventare un Broker“. Quel che affascina ai più è sicuramente l’idea di fare soldi in maniera facile. In pochi però sanno che avere una strategia di successo per investire in borsa richiede tantissimo studio.

Per rendere il nostro pensiero più schematico e magari farti ragionare insieme a noi, cercheremo di evidenziarti quali sono le regole più importanti per investire in borsa.

Segui il Trend: nel mondo digitale, nello specifico riguardo l’Advertising esiste un famoso detto: “Money follows eyeballs”. Cosa c’entra? Semplice! I soldi vanno dove gli occhi guardano. Individuare un trend è fondamentale. Mai mettersi contro il mercato. Chiaro, no? La cosa fondamentale però, sulla quale in molti sbagliano, è capire cosa si intende esattamente per Trend. Quello che noi identifichiamo come Trend è una moda del momento, un interesse specifico per il quale c’è molta attenzione da parte dell’opinione pubblica, un tema che rimbalza senza un motivo ben preciso da un media all’altro, un problema o un’ esigenza specifica di una comunità o semplicemente un cambiamento che si riesce a individuare prima degli altri.

Devi essere autorevole: non è uno scherzo. Ognuno di noi è autorevole in un tema specifico. Se non ti è chiaro cosa intendiamo, ecco un esempio specifico. Sei un appassionato di Videogiochi? Bene, hai una materia nella quale sei autorevole. Questa tua passione ti porterà a informarti in maniera spontanea su quali siano le novità, i trend e i maggiori protagonisti del mercato dei videogiochi. La cosa più importante è che non dovrai fare alcuna fatica per essere sempre aggiornato. Ora ti faccio una domanda. Esiste qualche azienda quotata in borsa che si occupi di produzione/distribuzione di videogiochi? Sai già che la risposta è affermativa.

Individua il Mercato: il mercato oggetto dell’esempio precedente è in crescita? Non sei un analista? Lo sospettavamo. In pochi possono definirsi analisti. Esistono però mercati che in determinati momenti non hanno bisogno di essere analizzati da esperti. Sembra strano, hai bisogno di alcuni esempi. Cybersecurity, Inquinamento, Veicoli Elettrici, Banda Larga e connessioni Internet, mercato Digitale, Biotecnologie, Intelligenza Artificiale. Potrei continuare. Ma penso tu abbia capito a cosa mi riferisco. Cosa immagini succeda nel breve-medio periodo a questi settori? Senza esporsi troppo, si potrebbe pensare che questi mercati nei prossimi anni abbiano tassi di crescita importanti. Sei d’accordo?

Pensa al mercato e non al singolo titolo: bene, ora che hai capito di essere una persona autorevole, puoi iniziare ad avvicinarti ai mercati finanziari. Applica le tue competenze e conoscenze ai titoli quotati nel settore da te individuato. Sarai sicuramente in grado di riconoscere una news finta da una vera che magari è sottovalutata dal mercato.

Stock Picking: attenzione! Questa è l’attività più importante. Inizia a monitorare le aziende del mercato di riferimento e in base alle tue competenze seleziona le rispettive azioni. Una volta selezionate le azioni è arrivato il momento di una sana Analisi Fondamentale e Tecnica dei titoli. Non pensi di essere in grado? Bene, allora inizia sempre delle news (Google is your friend), stavolta non solo strettamente legate al mercato, ma all’azienda: comunicazioni Price Sensitive, accordi commerciali, azionisti, per poi arrivare ai bilanci, alle relazioni di medio periodo e ai commenti tecnici sul titolo.

Se sei un appassionato di Digital Marketing forse ti sarei accorto di alcune analogie tra i 5 punti indicati come regole base per investire in borsa e alcune azioni che stanno alla base di un piano di comunicazione Digitale: studio del mercato, web listening & monitoring, individuazione degli influencer, diventare autorevole in un tema specifico. Si, ti sembrerà strano, ma la strategia è questa e funziona anche per investire in borsa!

Nei prossimi articoli inizieremo ad analizzare i mercati che crediamo possano avere delle crescite importanti nei prossimi anni.

Azione di Spoglio del Conduttore al Termine di una Locazione

Una volta che è terminata la locazione ed anche in presenza della convalida dell’intimazione di rilascio dell’immobile, il conduttore potrà ugualmente esercitare l’azione di spoglio ex articolo 1168 Cod. Civ. in presenza di azioni violente o clandestine poste in essere dal conduttore. Questo è quanto affermato dalla II° Sezione Civile della Corte di Cassazione nella Sentenza n. 18486 del 15.05.2014 (depositata in data 1.09.2014).

Secondo la Suprema Corte, ciò si verifica in quanto, pur dopo la scadenza del contratto di locazione, il conduttore “mantiene la veste e la qualità di conduttore”, pur se “inadempiente all’obbligo di restituzione dell’immobile”. In una tale situazione, quindi, egli non può essere assimilato a colui che detiene la cosa per ragioni di servizio o di ospitalità (per il quale è sì preclusa l’azione di spoglio, ai sensi del II° comma dell’art. 1168 Cod. Civ.), né può essere considerato un occupante senza titolo, ma rimane invece un detentore qualificato che continua ad avere la disponibilità dell’immobile, e come tale può esercitare l’azione ex articolo 1168 Cod. Civ.

Per quanto riguarda la posizione del locatore, così ha affermato la Corte si deve ritenere che il locatore, il quale abbia ottenuto in sede giurisdizionale il titolo esecutivo per il rilascio dell’immobile, non possa agire direttamente, con azioni violente o clandestine, per privare, in tutto o in parte, il conduttore, della disponibilità dell’immobile e delle sue pertinenze. La scelta del locatore di non azionare il titolo è perfettamente legittima, ma, in caso di mancato rilascio, non è ammissibile altro modo per interrompere il rapporto tra il conduttore e l’immobile e recuperare la disponibilità di quest’ultimo.

In conclusione si deve affermare che, dopo la scadenza del contratto di locazione, il ricorso del locatore alla tutela giurisdizionale esecutiva costituisce l’unico modo per ottenere la disponibilità dell’immobile, con la conseguenza che l’intervento finalizzato ad interrompere il rapporto tra il conduttore e la res, con azioni violente o clandestine, integra attività di spoglio.

Vendita Prodotti e Riprova Sociale

Il miglior modo per vendere un nostro prodotto?

Chiaramente raccontando una storia!

Diciamocelo apertamente, quello a cui solitamente diamo importanza quando ci troviamo difronte ad una lettera di vendita (sales letter), in una concessionaria auto, in un ristorante, è sempre una riprova sociale.

Insomma, ci fidiamo di più se un acquisto ci viene “sponsorizzato” da una persona di nostra fiducia (o popolare).

Ad esempio, siamo più portati a vedere un film al cinema se un nostro amico ce ne parla con entusiasmo, mentre diversamente non diamo importanza alla pubblicità in tv.

Quando compriamo un auto, cerchiamo riferimenti dappertutto.

Chiediamo ai nostri amici, ai familiari, ai colleghi, ecc.

Non per niente i forum nascono proprio per questo motivo. Ad esempio quando voglio acquistare un nuovo software per la mia attività, vado sempre alla ricerca dei commenti sulla rete.

Lo sanno bene gli infomarketer, che inseriscono nelle loro lettere di vendita dei testimonial, esattamente come avviene nella quarta di un libro.

Per concludere, le storie aiutano, fortificano i benefici del prodotto, cancellano ogni dubbio.

Come Risparmiare sul Carburante

Se fossimo degli esperti di borsa non avremmo problemi sul caro carburante e sull’energia in generale, perchè basterebbe speculare sulla materia prima recuperando in borsa quello che perdiamo ogni giorno mediante l’utilizzo dell’automobile o del riscaldamento.
Quello che noi utilizziamo per produrre energia viene scambiato nella borsa delle materie prime, e le grandi compagnie ci fanno bei soldi.

Noi dobbiamo provvedere in altri modi per proteggerci dai prezzi esagerati dell’energia. Ormai tutto sale, e se non facciamo qualcosa arriveremo al punto in cui persino la nostra tanto amata auto sarà un super lusso.
Ecco alcuni consigli per risparmiare benzina. Si basano sul moderato utilizzo dei nostri mezzi.

Accelerare con cura. E’ bello sentire il rumore del motore della nostra auto, e la cosa piace soprattutto ai maschietti, che, quando possibile, amano fare partenze brucianti. Beh, dovete sapere che quel tipo di partenze costano. Se volete risparmiare caruburante dovete partire dolcemente, con calma.
Controllate il filtro dell’aria. Un filtro dell’aria sporco limita il flusso d’aria nel motore, e questo porta ad un maggior consumo di carburante.
Andate piano. E’ scontato, ma va ricordato. Una guida spericolata richiede, ovviamente, più carburante. Una guida frenetica in città, fatta di partenze, fermate ai semafori, traffico, rende difficile il risparmio.
Controllate la pressione delle gomme. Se le gomme della vostra auto sono sgonfie, la superficie che aderisce all’asfalto è maggiore, e questo porta più resistenza. In questo caso dovete premere di più sull’acceleratore per far muovere l’auto.
L’aria condizionata costa. Pensavate che l’aria condizionata fosse gratis? Può sembrare strano, ma l’aria condizionata è causa di maggior consumo di carburante, quindi, quando possibile, evitate.
Togliete oggetti inutilizzati. Alcune persone hanno l’abitudine di portare in auto l’impossibile, oggetti spesso inutili. Questi appesantiscono l’auto, facendo consumare di più.
Aerodinamicità e resistenza. Porta pacchi, finestrini aperti, e qualsiasi altra cosa faccia resistenza, pertanto ad una maggiore accelerazione per far prendere velocità.

Molto interessante.

Come Diventare Tecnico Informatico

Grazie ad un sempre maggiore interesse verso la tecnologia ed all’avvento di migliori strumenti per vivere al meglio la vita di tutti i giorni, sono molti i giovani che al giorno d’oggi hanno un interesse molto forte verso l’informatica e nei confronti di tutto ciò che concerne il computer e la tecnologia.

Basti pensare a quanti possiedano almeno un desktop, un cellulare ed un computer portatile, ed a quanto l’uso di questi strumenti telematici abbia influenzato in pochi anni la vita di ognuno di noi.
Proprio grazie a questi cambiamenti degli ultimi anni, stanno inevitabilmente cambiando anche gli interessi non solo dei giovani, ma anche di persone più in là con l’età che si trovano a fare i conti con l’evoluzione telematica sempre più presente: dal semplice e banale uso del pc e di altri strumenti informatici per giocare, si è passati in poco tempo all’uso di essi anche per cose più serie ed importanti, e proprio il computer negli ultimi tempi sta interessando i giovani anche sotto il profilo lavorativo.
Sono in molti, oggi, a voler aprire negozi di informatica o semplicemente a voler diventare dei tecnici informatici, ed il percorso di studio, per chi è giovane e possiede già una certa dimestichezza con questo tipo di strumenti, è oltretutto molto più semplice di molti altri.

Ma prima di spiegarvi, seppur a grandi linee, come diventare un tecnico informatico, può essere utile fornirvi alcune indicazioni ed informazioni generali su cosa effettivamente fa il tecnico informatico, su quelle che possono essere le sue mansioni ed ovviamente anche sul suo ruolo nel mondo del lavoro.
Per rendere appieno l’idea, potremmo dire che il tecnico informatico è sostanzialmente colui che si occupa di aggiustare i pc in difetto, ma sarebbe sicuramente troppo superficiale e banale una definizione di questo tipo, visto che il suo ruolo non si esaurisce così facilmente.

Il tecnico informatico è, prima di tutto, un esperto nel settore informatico, che può non solo riparare eventuali guasti al computer o sostituire software o hardware danneggiati, ma anche assemblare i pc e fornire consigli ed ottime indicazioni utili a chi intende acquistare un computer e non sa da che parte iniziare: inoltre, nonostante il suo lavoro sia diverso da quello del programmatore, l’esperienza e le capacità del tecnico informatico permettono di svolgere anche questo lavoro.
Questo perché il tecnico informatico è una figura molto ampia ed avanzata, che ovviamente è possibile ricoprire solo grazie ad un determinato e ben preciso percorso di studio. Inoltre, questo esperto nel settore dei computer e dell’informatica in genere potrà lavorare sia in proprio – eventualmente avviando un’attività o un negozio – sia collaborare con le aziende più disparate e nei diversi settori. Il lavoro dell’esperto informatico è in sostanza molto interessante e può portare anche dei guadagni consistenti se si è in gamba e capaci, ed oltretutto regala molte soddisfazioni, oltre a non essere assolutamente noioso.
Per conoscere nei dettagli cosa dovrete affrontare per diventare tecnico informatico, potrete sicuramente consultare i vari siti Internet che si occupano di formazione al lavoro, ma dovete comunque sapere che benché il percorso non sia impossibile o difficilissimo, è necessario in ogni caso impegnarsi a fondo, anche perché vista la grande moltitudine di tecnici informatici, la qualità in questo caso premia più che mai.

Il primo passo che dovrete compiere per realizzare il vostro desiderio è quello di seguire sin dall’inizio un percorso di studio adeguato, preferendo una scuola ad indirizzo informatico e tecnico. Infatti, chi ha frequentato una scuola di questo tipo, sarà sicuramente facilitato poi durante il periodo di maggiore formazione, ovvero quello universitario.
Ciò non toglie, comunque, che non si possa diventare tecnico informatico senza aver frequentato una scuola specifica, visto e considerato che esiste una Laurea triennale consona alla formazione verso questo settore: stiamo parlando infatti della Laurea in Informatica e Tecnologie Informatiche oppure in Ingegneria Informatica, che garantisce una migliore e più profonda preparazione professionale, e pertanto anche una maggiore possibilità di sbocchi lavorativi.

Al termine del percorso universitario, è possibile iniziare sin da subito con il lavoro sul campo, e quindi fare esperienza pratica – può essere utile in questa fase effettuare una veloce ricerca delle diverse aziende che ospitano tecnici informatici “praticanti” – oppure proseguire con gli studi, seguendo dei corsi atti ad approfondire e migliorare la propria formazione.
Se si decide di lavorare in proprio, è possibile iniziare utilizzando la prestazione occasionale, in modo da valutare la fattibilità prima di aprire la partita iva.
Risulta essere comunque importante sapere che un tecnico informatico è soggetto a continui corsi di aggiornamento, soprattutto per via del fatto che la tecnologia e l’informatica si evolvono alla velocità della luce, perciò, anche se può essere un lavoro semplice e gratificante, non è detto che sia così tanto semplice come ad una prima occhiata potrebbe apparirci.